Tra le diverse agevolazioni in arrivo nel mese di maggio, il MISE pubblica anche il decreto con le regole per gli Investimenti sostenibili 4.0.
Investimenti sostenibili 4.0: cos’è
Il MISE, con il Decreto Direttoriale del 12 aprile, pubblica le regole per le PMI riguardanti la richiesta per il programma Investimenti sostenibili 4.0. Si tratta cioè di incentivi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico con lo scopo di favorire alle attività manifatturiere una trasformazione digitale e sostenibile. Per il piano Investimenti Sostenibili 4.0 si dà quindi priorità alle micro, piccole e medie imprese che sono in grado di offrire un contributo agli obiettivi stabiliti dalla Unione Europea. Si parla infatti di React-Eu per la “trasformazione 4.0”, conforme ai principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico.
La risorsa finanziaria complessiva per gli Investimenti sostenibili 4.0 ammonta a 678M di euro, di cui:
– circa 250M sono destinati a investimenti per le regioni del Centro-Nord;
– circa 428M sono previsti per quelli nelle regioni del Mezzogiorno.
Una quota pari al 25% della risorsa complessiva è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.
Investimenti sostenibili 4.0: i programmi di investimento e le spese ammesse
I programmi di investimento devono essere congruenti al fine ultimo del programma per il React-Eu, quindi al piano di trasformazione 4.0. In aggiunta, il termine di ultimazione dei progetti si prevede a non oltre 12 mesi dall’accesso alle agevolazioni degli Investimenti sostenibili 4.0.
Sono da rispettare inoltre le soglie di importo delle spese ammissibili:
– per i progetti di investimento nelle regioni del Mezzogiorno, sono complessivamente tra 500.000 euro e 3 milioni di euro, e comunque all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio;
– per quelli nelle regioni del Centro-Nord sono complessivamente tra 1 milione e 3 milioni di euro, e comunque all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio.
Le spese che possono usufruire delle agevolazioni sono:
– macchinari e attrezzature;
– opere murarie entro i limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
– software e licenze di beni materiali;
– acquisizione di certificazioni ambientali;
– servizi di consulenza per la diagnosi energetica, entro i limiti del 3% del totale dei costi ammissibili e che non sia obbligatorio per il funzionamento regolare dell’impresa.
Condizioni e tempistiche per la richiesta a Investimenti sostenibili 4.0
Le attività economiche riconosciute agli Investimenti sostenibili 4.0 sono tutte le imprese manifatturiere, ad eccezione di alcuni settori che subiscono limitazioni dalle normative europee. Tra queste:
– siderurgia;
– estrazione del carbone;
– costruzione navale;
– fabbricazione delle fibre sintetiche;
– trasporti e relative infrastrutture;
– produzione e distribuzione di energia;
– infrastrutture
e, allo stesso modo, tutti i programmi che non garantiscono il rispetto del principio “Do No Significant Harm”.
Nei due anni precedenti, l’impresa che fa richiesta non abbia presentato una domanda di delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e non farlo nei due anni successivi all’investimento. Ulteriore condizione importante è che i richiedenti siano in regola, costituite e attive nel registro delle imprese.
Il decreto direttoriale prevede in dettaglio le seguenti tempistiche:
– dalle ore 10:00 del 4 maggio 2022 è possibile compilare la richiesta seguendo la procedura informatica su Invitalia;
– dalle 10:00 del 18 maggio 2022 si presentano le domande.
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