Dal 5 maggio partono le domande per incentivi dedicati all’avvio di nuove imprese femminili da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
Cos’è il Fondo Impresa Femminile
L’incentivo è stato introdotto dalla Legge di Bilancio che permette di richiedere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. L’obiettivo è di aumentare del 4% l’occupazione femminile e far nascere o sviluppare attività imprenditoriali femminili in diversi settori.
Il MISE mette a disposizione 200 milioni di euro, di cui 40 erano già decisi con la Legge di Bilancio 2021. Il rimanente è stato stabilito dal PNRR con un decreto il 30 marzo insieme ai termini e modalità delle domande, che possono essere presentate a partire dal 5 maggio.
A chi è dedicato il Fondo per imprenditoria femminile
Il Fondo Impresa Femminile prevede agevolazioni rivolte a lavoratrici autonome e imprese intese come attività a prevalente partecipazione femminile. In particolare:
– cooperative o società di persone costituite da almeno 60% di donne socie;
– società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne;
– imprese individuali con titolare donna;
– lavoratrici autonome con partita IVA.
Le condizioni per gli incentivi e le spese ammissibili
A seconda della tipologia, dell’anzianità dell’impresa e dalla dimensione del progetto che si intende realizzare, si presentano vari tipi di incentivi:
– una libera professionista che vuole costituire un’impresa o un’impresa che è stata costituita da meno di 12 mesi ha la possibilità di beneficiare dei contributi di fondo perduto. Per progetti fino a 100 mila euro, l’incentivo copre fino all’80% delle spese (90% per le donne disoccupate) con l’importo massimo di 50 mila euro. Per una spesa da 100 mila a 250 mila euro, l’agevolazione ne copre il 50% fino a un massimo di 125 mila.
– un’impresa attiva da più di 12 ha accesso anche a finanziamenti agevolati e può presentare progetti fino a 400 mila euro per lo sviluppo di nuove attività o ampliare quelle già esistenti. Il Fondo prevede la copertura dell’80% delle spese ammissibili per un massimo di 320 mila euro con il contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato a tasso 0, da rimborsare in 8 anni.
Non è richiesto alcun valore minimo di progetto di investimento, l’unica condizione è la realizzazione in 24 mesi.
Le spese ammissibili considerate sono le spese di investimento e il costo di lavoro, tra cui impianti, macchinari, eventuali brevetti, programmi informatici, server in cloud, personale dipendente, materie prime… Il Fondo Impresa Femminile prevede di finanziare le spese per il capitale circolante, entro il massimo del 20% del programma di spesa ammissibile per imprese attive dai 12 ai 36 mesi (25% oltre la soglia). Alle attività di oltre 36 mesi di vita il contributo al circolante è concesso interamente a fondo perduto.
Oltre a questo, chi accede al Fondo Impresa Donna ha diritto anche a servizi di assistenza tecnico-gestionale come un tutoraggio iniziale in fase di realizzazione del progetto e un voucher di 2.000 euro da utilizzare a copertura del 50% del costo sostenuto per servizi di marketing del valore minimo di 4.000 euro.
Quando fare la richiesta e i requisiti
La fase di richiesta si divide in due periodi:
– per le nuove imprese (ancora da costituire o attive da meno di 12 mesi), la compilazione della richiesta potrà essere fatta dalle 10:00 del 5 maggio 2022 e presentata dalle 10:00 del 19 maggio;
– per le imprese attive da almeno 12 mesi, la compilazione parte dalle ore 10:00 del 24 maggio 2022 e la presentazione dalle 10:00 del 7 giugno.
In fase di richiesta, bisogna presentare il profilo dell’impresa richiedente, la descrizione dell’attività, un’iniziale analisi del mercato e le relative strategie. È bene anche avere un’idea degli aspetti tecnici, organizzativi e finanziari. Inoltre, per la presentazione della domanda sul portale Invitalia è necessario essere in possesso di identità digitale (SPID, CNS, CIE), firma digitale e PEC del rappresentante legale dell’attività.
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