Da Marzo 2022 in seguito alle modifiche della Legge del Bilancio n. 234/2021, sono cambiate significativamente alcune voci sulla busta paga, in particolare sulle detrazioni, sui bonus e sull’assegno figli.
L’Agenzia delle Entrate richiede che, nel caso in cui i sostituti d’imposta non l’avessero ancora fatto, siano applicate le nuove regole provvedendo ad effettuare un conguaglio per i primi tre mesi dell’anno entro il mese di aprile.
IRPEF e imposte lorde
Il cambiamento più significativo sulla busta paga prescritto dalla legge del bilancio è probabilmente la variazione delle aliquote che si applicano ai diversi scaglioni di reddito e vanno ad incidere sul netto:
- fino a € 1.250,00 mensili si applica il 23% di aliquota;
- da € 1,250.01 a € 2.333,33 mensili il 25%;
- da € 2.333,34 a € 4.166,66 mensili il 35%;
- oltre a € 4.166,66 mensili il 43%.
Detrazioni per figli a carico e assegno unico
Precedentemente, c’era la possibilità di beneficiare della detrazione per figli indipendentemente dall’età, a condizione che se sotto i 24 anni non possedessero redditi superiori a € 4.000,00 e inferiori a € 2.840,51 negli altri casi.
Dal 1° marzo, una delle modifiche preposte dalla Legge del Bilancio comporta che si potrà beneficiare delle detrazioni per figli solo se di età pari o superiore a 21 anni.
Inoltre, sulla busta paga non sarà più presente la voce dell’assegno unico e universale per i figli in carico, in quanto verrà erogato dall’INPS direttamente sul conto corrente previa domanda. L’assegno, in base all’ISEE del richiedente, andrà a sostituire il premio nascite, bonus bebé, l’assegno per nucleo familiare e, appunto, la detrazione per i figli a carico.
Il trattamento integrativo (l’ex bonus Renzi)
A tutti coloro che presentano una “regola base” di spettanza fino a € 15.000 di reddito complessivo annuo spetta il trattamento integrativo, ovvero il bonus, di € 1.200 annui. Mentre per chi si trova nella fascia di € 15.000 e € 28.000 di reddito annuo, viene riconosciuto solo se la somma di certe specifiche detrazioni superi la somma dell’imposta lorda. Queste detrazioni trattate sono per i carichi di famiglia, per il reddito di lavoro, per interessi passivi su mutui, terreni e abitazione principale e per spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica (con contratti entro il 31 dicembre 2021).
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